sabato 20 dicembre 2008

Sbattezziamoci!

Ieri ho scritto la lettera che lunedì spedirò per raccomandata al parroco della chiesa dove subii il battesimo, chiedendo di non essere più considerata aderente alla confessione religiosa denominata "Chiesa cattolica apostolica romana".

Le interferenze di questa cricca di potere nella vita politica dello stato italiano, laico per Costituzione, sono vergognose. Ancora più disgusto provo nel vedere come la classe politica, di destra ma anche di "sinistra" si inchina ad ogni esternazione del vaticano.

Sono atea, ma a volte penso che se il Cristo dei vangeli tornasse su questo infelice pianeta prenderebbe a calci i suoi "ministri", a cominciare dal boss, herr ratzinger, e li manderebbe tutti a svuotare padelle negli ospedali. E sarebbe ancora poco.

Purtroppo il battesimo non si può cancellare, ma l'annotazione sui registri che deve essere apposta in seguito alla richiesta, evita almeno di essere conteggiati nelle statistiche.

Anche se, ma guarda un po'!, l’Istat, appena si è delineata una tendenza significativa dei cittadini a dichiararsi atei, ha smesso di censire la religione degli italiani, per cui non ci sono più dati aggiornati ufficiali sulla percentuale dei cattolici nel nostro paese, e si dà per scontato che in Italia siamo ancora tutti cattolici.

Se lo sbattezzo è poco più di un atto di principio, un gesto molto più importante e concreto è la scelta dell' 8 per mille.

Nonostante, ribadisco, il mio convinto ateismo, da anni scelgo di dare il mio contributo alla Chiesa Evangelica Valdese perché ho piena fiducia in questa chiesa autenticamente cristiana, progressista, etica, che non usa questi soldi per il sostentamento del clero, ma solo a scopi sociali, culturali e assistenziali, e che ne pubblica ogni anno il rendiconto.

Molto meglio anche di quello che fa lo stato italiano.

venerdì 19 dicembre 2008

60 anni di violazioni


1948-2008

60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

Per troppi di questi sacrosanti principi, in troppi luoghi del pianeta, tuttora, la Dichiarazione è lettera morta.

Non riusciamo a diventare umani.
E' un pensiero che mi riempie di smarrimento, e nel cuore trovo solo le parole di un'altra donna, una grande poetessa contemporanea.

Scorcio di secolo
di Wisława Szymborska (1986)


Doveva essere migliore degli altri il nostro XX secolo.
Non farà più in tempo a dimostrarlo,
ha gli anni contati,
il passo malfermo,
il fiato corto.

Sono ormai successe troppe cose
che non dovevano succedere,
e quel che doveva arrivare,
non è arrivato.

Ci si doveva avviare verso la primavera
e la felicità, fra l’altro.

La paura doveva abbandonare i monti e le valli,
la Verità doveva raggiungere la meta
prima della menzogna.

Certe sciagure
non dovevano più accadere,
ad esempio la guerra
e la fame, e così via.

Doveva essere rispettata l’inermità degli inermi,
la fiducia e via dicendo.

Chi voleva gioire del mondo
si trova di fronte a un compito irrealizzabile.

La stupidità non è ridicola.
La saggezza non è allegra.

La speranza
non è più quella giovane ragazza
et caetera, purtroppo.

Dio doveva finalmente credere nell’uomo
buono e forte,
ma il buono e il forte
restano due esseri distinti.

Come vivere? - mi ha scritto qualcuno,
a cui io intendevo fare
la stessa domanda.

Da capo e allo stesso modo di sempre,
come si è visto sopra,
non ci sono domande più pressanti
delle domande ingenue.

mercoledì 17 dicembre 2008

Il giardino segreto 1

Non lo sapevi. O forse sì.
Forse in un angolo della mente, dell'anima o delle viscere, lo sapevi che questo giardino esisteva.

Avevi avuto una visione?
O un sogno, anche un poco inquietante. Non lo sai.

Doveva arrivare colui che aveva la chiave di una serratura arrugginita nascosta dietro edere e rovi.
L'uomo che avrebbe svelato quello spazio e quel tempo, e che ne è creatore.

martedì 16 dicembre 2008

Brunetta dorme?!?

.. o passa la notte inventandosi nuovi modi di farci del male??

L'ultima (ahimè, per meglio dire, la più recente ..) è la proposta di aumentare a 65 anni l'età pensionabile per le donne.

Cosa dice l'ineffabile?

"le donne non fanno carriera, hanno meno salario e non arrivano ai vertici delle varie professioni". Il fatto che le donne debbano anche badare ai figli o agli anziani, ha detto ancora il ministro, non puo' costituire una scusa in quanto si tratta di servizi che dovrebbe garantire lo Stato." [(AGI) - Roma, 14 dic]

Già, come se le difficoltà a fare carriera e le differenze stipendiali dipendessero dal numero di anni di lavoro, ma ci faccia il piacere..

Siamo un paese arretrato e ancora maschilista, dove i datori di lavoro, durante i colloqui di assunzione ancora domandano alle donne se hanno figli o intendano averne, e discriminano, questo è il motivo.

E poi, dove sarebbero i servizi che dovrebbe garantire lo Stato?!?!?

Quando ci saranno nidi e asili gratuiti, case di riposo dignitose, hospice e assistenza a domicilio per malati cronici, anziani non autosufficienti e disabili,
quando i congedi parentali saranno presi ugualmente dai padri e dalle madri,
quando il lavoro domestico e quello di cura saranno svolti in egual misura indipendentemente dal genere,
quando i genitori single saranno tutelati,
quando tutti, dico TUTTI, pagheranno le tasse che devono sul loro VERO reddito,
quando i giovani potranno trovare un lavoro che dia loro autentica indipendenza,
allora e SOLO ALLORA se ne potrebbe parlare..

..ma tutto questo, in questo paese, sta diventando pura utopia..

mercoledì 10 dicembre 2008

Cengeling, l'altra faccia del dramma

Avete visto Changeling, l'ultimo film di Clint Eastwood? Io non ancora, ma oggi leggendo FilmTv, bellissimo settimanale di Cinema-in-Tv e di Cinema-al-Cinema, ho letto l'incipit di un racconto che Bedlam, un utente del sito della rivista, ha scritto nello spazio Opinioni del suddetto film.
Ero sul tram e ridevo da sola come una cretina!
Delizioso! Cengeling

giovedì 4 dicembre 2008

Diritti primari: la salute è uguale per tutti



Appello promosso dalla Segreteria Provinciale FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) di Modena

L'art. 32 della Costituzione Italiana sancisce come diritto fondamentale dell'individuo il diritto alla tutela della salute e garantisce agli indigenti il diritto alle cure gratuite, anche nell'interesse della collettività. Il DL 286/ 98 all'art. 35 prevede la gratuità delle cure urgenti ed essenziali anche agli stranieri non iscritti al SSN, privi di permesso di soggiorno, e privi di risorse economiche e non prevede nessuna segnalazione, salvo i casi di obbligatorietà di referto, come per i cittadini italiani. La Lega Nord - Padania ha presentato attraverso 5 Senatori un emendamento che prevede l'abrogazione del comma 5 dell'art. 35 e abolisce la gratuità della prestazione urgente ed essenziale agli stranieri non iscritti al SSN e privi di risorse economiche, e propone inoltre l'obbligo per le autorità sanitarie di segnalarli all'autorità competente. I Pediatri di libera scelta aderenti alla FIMP ( Federazione Italiana Medici Pediatri ) operanti nel SSN, sottoscrittori di questo appello, ritengono gravissimo tale emendamento che finirebbe per respingere in sacche di esclusione la popolazione più indigente e ne richiedono il ritiro : esso non è soltanto la negazione di un diritto costituzionalmente sancito, ma costituisce anche un pericolo per la tutela della salute della collettività, per la mancata cura di patologie anche gravi, con conseguente rischio di diffusione e rappresenta inoltre un pericoloso passo legislativo verso l'abolizione del diritto alla cura. Ritengono inoltre che la segnalazione all'autorità competente di un paziente indigente sia in aperto contrasto con il codice etico ordinistico al quale i medici debbono attenersi e di cui affermano il primato.
Denunciano con preoccupazione che tale emendamento priverà della assistenza sanitaria essenziale migliaia di bambini divenuti "per Decreto invisibili e senza diritti" in totale contrasto con la Convezione ONU sui diritti del fanciullo e richiedono che lo Stato Italiano firmatario con L. 176/91 della Convenzione ONU di New York del 20.11. 1989 sui diritti del fanciullo garantisca ad ogni minore straniero il pieno diritto di usufruire delle prestazioni mediche pediatriche a prescindere dalla regolarità del soggiorno. Richiedono quindi a tutti i colleghi Pediatri, a tutti i Medici, agli Operatori Sanitari e a tutti i Cittadini Italiani ai quali stanno a cuore i fondamenti dello stato sociale e la solidarietà di sottoscrivere questo appello.

PER FIRMARE L'APPELLO
http://appelli.arcoiris.tv/salute

lunedì 1 dicembre 2008

Fare spazio


Voglio riprendere a muovermi, ma solo in spazi di libertà, in zone sensibili e ribelli dove le passioni respirano.